Gennaio 2011

Dal 24 Gennaio 2011 al 17 Febbraio 2011


Abbiamo iniziato ad organizzare questo viaggio due settimane prima della partenza, l’obiettivo era quello di sfruttare le valige per portare quanto più materiale possibile alle bimbe, per noi abbiamo riservato giusto lo spazio per pochi capi d’abbigliamento. Il 24 Gennaio 2011, come per l’anno precedente, siamo partiti da Milano in direzione Madrid per poi decollare con il volo intercontinentale verso Guatemala City, atterrando nella capitale all’ora locale 16:30, ben sette ore indietro rispetto all’Italia. Una volta scesi dall’aereo e dopo aver recuperato i bagagli, ci siamo diretti in Hotel dove abbiamo passato la notte.

25 Gennaio 2011 – Sveglia presto, colazione abbondante e subito diretti alla Heartz per ritirare l’auto a noleggio con destinazione Honduras. Dopo circa 6 ore di viaggio,  abbiamo fatto tappa a Copan Ruinas (grande sito archeologico): durante il pomeriggio abbiamo curiosato per le strade della cittadina e nello zocalo (piazza centrale), un gruppo di bimbi si è avvicinato chiedendoci delle patatine e qualche bibita, ci siamo anche fermati a scattare qualche foto insieme a loro, a fatica abbiamo trovato il modo di passare la notte in Hotel ma fortunatamente, alla fine, tutto si è risolto per il meglio.

26 Gennaio 2011 – Abbiamo dedicato la mattinata alla visita del sito archeologico di Copan, guidati da una meravigliosa guida che parlava molto bene l’italiano e che ci ha fornito dettagliate spiegazioni raccontandoci la vita dei Maya. Dopo un pranzo al muerzo (veloce), nel primo pomeriggio siamo partiti per Gracias, cittadina coloniale dell’entroterra sulle alte montagne distante solo a poche ore di cammino da Copan: abbiamo trascorso la serata tra le vie ricche di luci e dopo cena abbiamo cercato un letto per la notte.

27 Gennaio 2011 – Svegliarsi con il profumo del buon caffè italiano, pur essendo in terra straniera, ci ha aiutati molto: siamo partiti piuttosto presto in direzione della RUTA LENCA, zona abitata in passato dal popolo di cui porta il nome e caratterizzata da un paesaggio veramente fantastico, siamo arrivati a superare i 3.000 metri dopo circa 3 ore di viaggio, ma la strada intrapresa si era rivelata completamente impraticabile e pericolosissima, costringendoci purtroppo all’unica alternativa di tornare indietro al punto di partenza e riprovare un percorso alternativo, sebbene decisamente più lungo. Dopo 9 ore di auto arriviamo esausti a “LAGO YOJOA”, come abbiamo imparato al destino non manca il senso dell’umorismo e raggiunto l’Hotel prenotato anticipatamente tramite internet ci ritroviamo ad una pessima situazione in materia di igiene e pulizia, tanto da valutare di dormire in auto,  ma la fortuna ci ha sorriso ed abbiamo trovato quasi per caso un piccolo Hotel abbastanza pulito e dotato persino di acqua calda per la doccia.

28 Gennaio 2011 – Pioveva in modo particolarmente intenso, siamo stati avvisati che con molta probabilità la situazione meteo non sarebbe migliorata per almeno due giorni ed abbiamo deciso di anticipare di due giorni la visita sulla costa nord: dopo aver caricato i bagagli, siamo partiti in direzione di  Tela Atlantida, affacciata sul mare dei Caraibi. Abbiamo viaggiato sulla Panamericana per due ore, durante la traversata abbiamo visto tantissime piantagioni di palme per il biodiesel, una volta arrivati nella cittadina abbiamo subito scorto un cartello con le indicazioni per il centro cittadino e proprio davanti a noi l’Hotel Gran Central con la nostra sistemazione per 6 giorni. Avvicinandoci al cancello, ci venne incontro un signore molto anziano aprendoci il cancello, seguito dal proprietario che con cortesia ci ha accompagnati in camera: l’hotel era piuttosto piccolo, solo sette camere ma tenute con molta cura. Dopo esserci sistemati ed organizzati, abbiamo deciso tra sole e pioggia di uscire per la cena: deludente, tra l’altro ci siamo ritrovati sotto la pioggia e rientrammo in Hotel completamente bagnati.

29 Gennaio 2011 – Essendo abituata ad alzarmi piuttosto presto, per non disturbare Mario mi recai sul balcone per godermi l’alba, ma la scena che si presentò ai miei occhi fu molto triste: moltissime persone si trovavano riverse per le strade, abbandonate a se stesse. Parlando con il proprietario dell’Hotel, mi raccontò che il quartiere di fronte allo stabile veniva chiamato “la città perduta”, infatti la gente viveva di stenti nella completa miseria. Uno squarcio tra la coltre di nubi non più cariche di pioggia lasciava il passo al sole, decidemmo così di visitare la cittadina: il nostro viaggio per Honduras partì per conto di una richiesta della Madre Superiora Suor Sara Calandra, la quale incontrammo l’anno scorso in Guatemala durante una sua visita alle Missioni del Centro America, ci disse che se fossimo andati in Honduras avremmo dovuto far visita alla Missione delle Suore Domenicane di Tela Atlantida: dopo qualche ora riuscimmo a trovare la casa “Stella Maris” ma essendo assenti le Suore decidemmo ti tornare nel pomeriggio. Dopo aver trascorso qualche ora tra le vie della cittadina, tornammo alla Missione e finalmente ci aprì ina Suora, tale Suor Socorro: dopo averci offerto in caffè, la seguimmo nella visita della Missione che comprendeva anche una scuola per bimbi, durante la visita siamo stati messi al corrente delle difficoltà che le Suore devono superare tutti i giorni per dare istruzione ed alimenti ai più piccoli, poveri e bisognosi, ma quello che ci ha colpiti immediatamente è la grande forza e disponibilità che queste Suore hanno avuto non solo nei nostri confronti, ma che offrono ogni giorno a tutti coloro che bussano alla loro porta.

30 Gennaio 2011 – Dopo le abbondanti piogge, i fiumi portarono sino al mare il Tannino delle Mangrovie: l’oceano era rosso. Decidemmo di fare un giro per la città, trovando un centro turistico dove organizzavano escursioni, dopo aver considerato che nei prossimi giorni ci sarebbe stato il sole prenotammo per PUNTA SAL. Girovagando tra le strade fino all’ora di sera, troviamo un locale chiamato “Pizza Italia”, nell’incredulità entriamo e conosciamo i proprietari di origini Piemontesi, esattamente di Moncalieri, vivono lì da ormai moltissimi anni: avevamo trovato il nostro riferimento per la cena e le prossime serate, dopo esserci goduti una prelibatissima pizza tornammo in Hotel per la notte.

31 Gennaio 2011 – Come da programma, ci siamo diretti verso l’agenzia turistica per l’escursione a PUNTA SAL: un Pick-up ci ha portati fino al porticciolo dove una lancia ci stava aspettando, siamo partiti sotto un cielo splendido e soleggiato, camminando per la foresta abbiamo incontrato (per la felicità di Mario) tarantole, vedove nere, scimmie e non ad ultimo una meravigliosa spiaggia. Un’esperienza incredibile, immersi nella flora e fauna locale, ma siamo stati terribilmente pizzicati da quelli che lì chiamano “SANCUDO”, sembrava di avere la varicella.

01 Febbraio 2011 – In questa giornata siamo tornati dalle Suore, prima di rientrare abbiamo deciso di recarci in città per comprare dei viveri da portare come dono, Suor Socorro ci aspettava: durante la giornata del 29 Gennaio, giorno del mio compleanno, le Suore per festeggiarmi mi prepararono un dolce. Lì, la vita è molto dura, tanto che dopo aver visitato la casa e preso atto delle problematiche le Suore ci hanno dato dei progetti ed adozioni.

02 Febbraio 2011 – In mattinata siamo andati a visitare EL TRIUNFO, una spiaggia meravigliosa dove vive il popolo dei garifuna; nonostante la bellezza della sabbia l’oceano era molto sporco, ma nonostante tutto abbiamo sfruttato la giornata per rilassarci. Siamo stati ospiti del Signor Victor con tutti i suoi figli presso una struttura gestita dalla sua famiglia, grazie alle sue indicazione la moglie ha preparato un pranzo a base di pesce molto delizioso, anche senza bagno nell’oceano abbiamo passato una meravigliosa giornata.

03 Febbraio 2011 – Ultimo giorno in Honduras, volendo fare un buon bagno nell’oceano ci siamo fatti consigliare dalle guide e ci siamo diretti verso Miami, una zona con spiagge bianche: dopo aver deciso di andarci, ci siamo messi in marcia trovando però la strada chiusa per lavori, ci hanno indicato una strada secondaria passante tra i villaggi ma terribilmente dismessa, perciò pur di fare un bagno siamo tornati a EL TRIUNFO, accogliendo il meritato bagno ed un po’ di pace. Dopo essere rientrati nel pomeriggio ed esserci concessi una doccia, ci siamo diretti verso la chiesa dove le Suore Domenicane ci aspettavano per la messa: le poche ore rimaste per stare insieme a loro le abbiamo trascorse davanti ad un’ottima pizza da Pizza Italia.

04 Febbraio 2011 – Era il giorno del rientro in Guatemala, siamo scesi per la colazione ed il Signor Lucas ci ha chiesto un passaggio fino a San Pedro Sula per recuperare il suo mezzo, eravamo felici di fare qualche ora di viaggio con i Signori Bernard e dopo aver caricato le valige, siamo partiti piuttosto emozionati al pensiero che in serata saremmo tornati in Guatemala. Fare il viaggio di due ore con i signori Bernard ci è stato molto utile in quanto i posti di blocco della polizia sono tanti e se non ci fossero stati loro perfettamente padroni della lingua spagnola avremmo avuto qualche problema, volevano farci una multa perché Mario guidava con la sigaretta accesa, naturalmente un pretesto per spillarci qualche decina di dollari. Arrivati a San Pedro Sula abbiamo salutato i Bernard ed abbiamo superato il confine, tornando in Guatemala e viaggiando in direzione Zacapa. Ci siamo fermati per la notte a Rio Hondo in previsione di ripartire al mattino per affrontare otto ore di viaggio in direzione del Peten.

05 Febbraio 2011 – Di buon’ora siamo partiti verso nord in direzione del Peten, ad attenderci otto ore di viaggio: abbiamo percorso la Panamericana attraversando il Rio Dulce fino a raggiungere intorno alle 16:00 Santa Elena dove le bimbe ci aspettavano: ritrovarle dopo un anno è stato molto emozionante, per puro caso abbiamo conosciuto la madre biologica di Saida. Eravamo impazienti di distribuire i doni alle bambine, Suor Guadalupe ha radunato tutte le piccole e ad una ad una hanno ricevuto il loro dono: chi l’astuccio per la scuola, chi una bambola, alle più grandi un orologio oppure capi di abbigliamento. Per Tanita, la più piccola, un bellissimo cagnolone di peliche. Siamo stati molto felici di aver donato un momento di gioia a chi ha così poco. Abbiamo passato un po’ di tempo con Suor Josegina e Suor Marcella per organizzarci per i prossimi giorni e le visite da fare.o delle visite.

06 Febbraio 2011 – Abbiamo dedicato la giornata di Domenica per l’incontro con i Bimbi Minusvalidi, sono ben 17 e son cui grazie il vostro contribuito riusciamo a sostenere a distanza. Per l’occasione abbiamo avuto modo di conoscere, grazie a SUor Josefina, anche il piccolo Samuel nato senza una gamba e senza le mani. Il progetto “NINOS ESPECIALE” nato nel 2010 continua ad andare avanti, anche quest’anno ha ricevuto un finanziamento di € 5.000,00. Successivamente abbiamo trascorso la serata in compagnia delle bimbe.

07 Febbraio 2011 – Giornata importante per la consegna di ben € 7.000,00 per l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo asilo.

08 Febbraio 2011 – Ci siamo trovati molto presto con Padre Enrique per la visita nel villaggio distante circa due ore di cammino, ad aspettarci molta gente che ha allestito un altare per celebrare la messa all’interno di una casa. Dopo la celebrazione eucaristica, le donne hanno preparato un pranzo “al muerzo”, successivamente qualche dolcetto ai bimbi e ci siamo diretti con Padre Enrique verso il RIO DE LA PASSION al confine del Guatemala Messico. Al rientro nel tardo pomeriggio ci siamo diretti verso il villaggio di “EL CRUCIS” dove Padre Enrique ha la casa parrocchiale: questa giornata ci ha dato modo di capire le difficoltà in questa zona, uno dei progetti futuri sarà quello di costruire una chiesetta. Successivamente siamo tornati a SANTA ELENA.

09 Febbraio 2011 – Giornata dedicata esclusivamente alle bambine della missione.

10 Febbraio 2011 – Ultimo giorno con le bimbe, hanno organizzato una festa per i saluti, abbiamo offerto pizza e bibite per tutti. Nonostante la felicità nel rivederle, è stato molto triste doverle salutare ancora una volta sapendo che le avremmo riviste solo dopo un anno.

11 Febbraio 2011 – Siamo partiti verso Chichicastenango per far scorta di aresania nel mercato dei loro prodotti tipici, ma prima abbiamo dovuto passare una notte a COBAN presso l’ALCAZAR DONA VICTORIA. Abbiamo cenato ed abbiamo pornottato direttamente in Hotel.

12 Febbraio 2011 – Ci siamo alzati molto presto, abbiamo fatto colazione e siamo ripartiti: la strada verso Chichicastenango è molto dismessa a causa di un terremoto avvenuto nel 2009, ma nel tardo pomeriggio e dopo un’intera mattinata di guida prudente abbiamo raggiunto la meta. Abbiamo deposto le valigie presso l’HOTEL CASA GRANDE e ci siamo diretti verso il centro per osservare l’allestimento del mercato domenicale.

13 Febbraio 2011 – Giornata dedicata agli acquisti presso il mercato.

14 Febbraio 2011 – Siamo ripartiti per la Capitale del Guatemala, è terrificante il divario tra i grattacieli e la povertà assoluta, la nostra meta era la Zona 12.

15 Febbraio 2011 – Giornata dedicata alla visita del centro storico, la Plaza Central, la Cattedrale ed il Palazzo Presidenziale.

16 Febbraio 2011 – Ultimo giorno in Guatemala, d’obbligo la visita presso la Casa delle Suore Domenicane qui nella Capitale. La casa si trova alla periferia nel quartiere San Rafael, ad attenderci Suor Teresita, molto giovane e dinamica che oltre ad accoglierci ci ha invitati a visitare l’immensa struttura. La scuola è frequentata da circa 300 bambini e all’interno il convento con le novizie: con gioia ritroviamo qui una delle ragazze che era alla casa a Santa Elena è entrata nel noviziato.

17 Febbraio 2011 – Fine della “vacanza”, il rientro in Italia è iniziato alle 17:30 ora del Guatemala per arrivare nel nostro paese alle 21:00, ora italiana. Quest’anno abbiamo portato € 15.000,00 realizzando tre progetti ma con il vostro aiuto vorremo per il 2012 fare di più: veder sorridere i nostri bimbi, vedere Padre Enrique poter celebrare la santa messa in una chiesa, Samuel poter avere le mani e tutto ciò che ci sarebbe da fare. Basta un euro al giorno per permettere ad un bimbo di sopravvivere, aiutateci a compiere questo miracolo.